F. CHOPIN (1810-1849) Ballata n.1 op. 23

C. FRANCK (1822-1890) Preludio, Corale e Fuga

E. CASALE (1974) Piove vita

G. TAGLIETTI (1955) Sette piccole storie

A. SANTOLINI (2002) White flavours

Il recital in questione offre un percorso originale, che parte da un omaggio al grande pianismo romantico e, passando attraverso l’esperienza di Franck, prosegue con composizioni di autori contemporanei.

Celeberrimo “cavallo di battaglia” di giganti del pianismo, la Ballata in sol minore di Chopin corrisponde al primo episodio nella storia della musica in cui il titolo viene applicato ad un brano puramente strumentale, essendo in precedenza stato sempre utilizzato con una fonte letteraria di riferimento (e contenuti legati a favole, leggende fantastiche di ambientazione soprattutto Medievale). Il brano va infatti concepito come una narrazione di intensa passione e profonda poetica.

Di non minore intensità, ma dalla forma più definita, il Preludio, Corale e Fuga di Franck è una delle prove più complete della complessa idea musicale dell’autore. Nell’opera è rilevabile una poetica dal sapore romantico e al contempo un misticismo che si fonde meravigliosamente con il materiale proveniente dagli studi organistici (con un omaggio a J.S. Bach). Il brano presenta inoltre il tema ciclico, utilizzato anche per il contrappunto; il Preludio è infatti costruito su due elementi alternati: una parte veloce quasi libera e improvvisata, e un’altra di contrasto (o risposta) che contiene materiale utilizzato proprio nell’intera fuga. Troviamo infine l’uso sorprendente dell’armonia, del cromatismo e della polifonia trattata spesso con risoluzioni eccezionali. La composizione richiede all’interprete un’approfondita conoscenza formale per poter padroneggiare il linguaggio di una delle espressioni più elaborate e ricche dell’Ottocento.

Emanuele Casale è compositore siciliano, vincitore di diversi premi per le proprie opere; il suo Piove vita, dal carattere evocativo e minimale si serve di una sezione di “pattern” ripetuti dal grave all’acuto (e viceversa) per creare quasi un effetto ipnotico sull’ascoltatore. Gabrio Taglietti è autore cremonese, i cui brani sono eseguiti in prestigiosi Festival internazionali; le sue Sette piccole storie sono un susseguirsi di brevi frammenti formati da ribattuti, cluster talvolta al limite della dimensione tonale. White Flavours di Alessio Santolini, è brano dalla scrittura modale che utilizza la ripetizione di note e sequenze per originare da un lato energici fasci sonori, dall’altro la sospensione in eterei luoghi. Il protagonista della serata suona il pianoforte dall’età di cinque anni e si è diplomato nel 2020; si perfeziona in Pianoforte con il M. Prosseda presso il Conservatorio di Rovigo dove frequenta anche il primo anno del biennio in Musica Applicata. È iscritto al triennio di Composizione presso il Conservatorio di Pesaro. Ha vinto concorsi nazionali e internazionali in qualità di pianista e concorsi nazionali come compositore.